Malformazioni artero-venose (MAV)

 

Le malformazioni artero-venose (MAV) sono difetti del sistema vascolare che alterano il normale flusso sanguigno. Una malformazione artero-venosa può svilupparsi in qualsiasi parte del corpo, ma più frequentemente si verifica nel cervello o nella colonna vertebrale. Se la malformazione risiede nel cervello, la rottura di un o più vasi sanguigni può portare ad emorragie, ictus e danni cerebrali.

 


Indice

•    Cosa sono le MAV?
•    Quali sono le cause delle le MAV?
•    Quali sono i sintomi delle MAV?
•    Come avviene la diagnosi delle MAV?
•    Quali sono le opzioni di trattamento delle MAV?

 


Cosa sono le MAV (malformazioni artero-venose)?

 

A livello visivo, le malformazioni artero-venose (MAV) si presentano come grovigli anormali di vasi sanguigni che ostacolano la circolazione di sangue in vene e arterie. Le arterie sono responsabili del trasporto di sangue ricco di ossigeno dal cuore al cervello. Le vene portano il sangue impoverito di ossigeno ai polmoni e al cuore. Quando una malformazione interrompe questo processo, i tessuti circostanti non ricevono sufficiente ossigeno e i vasi interessati si indeboliscono, rompendosi.

Questa patologia vascolare del sistema nervoso si posiziona nella corteccia cerebrale e nella sostanza bianca. La rottura della MAV determina di solito un’emorragia intraparenchimale, talvolta subaracnoidea.

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Quali sono le cause delle MAV (malformazioni artero-venose)?

 

Le malformazioni artero-venose (MAV) sono causate da uno sviluppo anomalo delle connessioni tra vene e arterie, ma la causa ancora non è chiara. Probabilmente presenti già dalla nascita, solitamente non hanno origini ereditarie, solo in casi sporadici hanno una familiaretà.

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Quali sono i sintomi delle MAV (malformazioni artero-venose)?

 

I primi sintomi delle malformazioni artero-venose (MAV) iniziano a comparire intorno ai 40 anni e variano notevolmente in base alla zona di sviluppo. Spesso i primi sintomi si manifestano in seguito a fenomeni emorragici e possono includere:
•    Sanguinamento
•    Perdita progressiva della funzione neurologica
•    Mal di testa
•    Nausea e vomito
•    Convulsioni
•    Perdita di conoscenza

 

Altre possibili sentinelle della presenza di MAV sono:
•    Debolezza muscolare
•    Paralisi di una parte del corpo
•    Perdita di coordinazione (atassia)
•    Problemi nell'esecuzione di attività che richiedono pianificazione (aprassia)
•    Mal di schiena
•    Vertigini
•    Problemi alla vista 
•    Difficoltà d’espressione e di comprensione verbale e/o scritta (afasia)
•    Perdita di memoria o demenza
•    Allucinazioni

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Come avviene la diagnosi delle MAV (malformazioni artero-venose)?

 

I test comunemente usati per diagnosticare le malformazioni artero-venose (MAV) includono:

  • Esame angiografico: questo test utilizza un colorante speciale chiamato agente di contrasto iniettato in un'arteria. Il colorante evidenzia la struttura dei vasi sanguigni per mostrarli meglio ai raggi X.
  • Tomografia computerizzata (TC): le scansioni TC utilizzano i raggi X per creare immagini della testa, del cervello o del midollo spinale e possono aiutare a mostrare l’area dell’emorragia.
  • Risonanza magnetica (RM): una risonanza magnetica utilizza campi magnetici per mostrare immagini dettagliate dei tessuti. Grazie all’RM è possibile rilevare anche i più piccoli cambiamenti nei tessuti.
  • Angiografia a risonanza magnetica (ARM): attraverso le anomalie vascolari, rileva il flusso sanguigno e gli scarichi venosi
  • Eco Doppler transcranica: tramite l’esposizione ad onde ad alta frequenza, vengono create delle immagini del flusso sanguigno utili a diagnosticare MAV di grandi e medie dimensioni.

 

Potrebbe essere necessario ripetere diverse volte questi test al fine di monitorare eventuali variazioni nelle dimensioni della MAV. Se non trattate, tali malformazioni possono espandersi e rompersi, causando emorragia intracerebrale o emorragia subaracnoidea, con conseguente danno cerebrale permanente. 

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Quali sono le opzioni di trattamento delle MAV (malformazioni artero-venose)?

 

La posizione della malformazione artero-venosa (MAV) è un fattore importante da considerare al fine di valutare il rischio del relativo trattamento. Accertata la diagnosi di MAV, in base alla posizione di questa, possono essere suggeriti i seguenti metodi di cura:

  • operazione microchirurgica
  • trattamento endovascolare 
  • radiochirurgia stereotassica, Gamma-Knife, 

 

L’opzione principale è la microchirurgia poiché è l’unica in grado di rimuovere completamente la MAV. L’intervento chirurgico viene però effettuato quando la malformazione si trova in un'area facilmente operabile o comunque con un rischio minimo di complicanze. LA chirurgia è certamente da preferire, quando possibile, in caso di MAV che abbiano già determinato una emorragia.

 

Il trattamento endovascolare è un tipo di intervento che mira a modificare il flusso sanguigno. Il chirurgo inietta nei vasi una sostanza utile a coagulare temporaneamente il sangue all’altezza della malformazione. Quest’operazione si rivela particolarmente utile prima di un intervento microchirurgico perché aiuta a ridurre il rischio di complicanze. Il trattamento endovascolare, da solo, risulta inadeguato per ottenere una completa chiusura della MAV.

 

La radiochirurgia stereotassica Gamma-Knife si è rivelata essere efficace nell’80% circa dei casi. Inizialmente eseguita solo su malformazioni di dimensioni ridotte, oggi viene impiegata, quando possibile, anche per MAV di dimensioni maggiori, che vengono trattate in più sessioni. L'eliminazione radiochirurgica della MAV richiede un periodo di tempo compreso tra 1 a 3 anni. Gli effetti collaterali sono limitati

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Possibili trattamenti

Di seguito le tecniche di intervento che, a discrezione del medico, possono essere impiegate nel trattamento delle malformazioni artero-venose.