Neurochirurgo

31 agosto 2018

Sintomi dei tumori cerebrali. A quali altre patologie si associano?

I tumori cerebrali sono piuttosto rari; secondo le statistiche, ogni anno vengono diagnosticati circa 20 nuovi casi ogni 100.000 abitanti (i dati si riferiscono ai tumori primitivi, quelli cioè che insorgono nell’encefalo o nelle strutture ad esso adiacenti. Clicca qui per approfondimenti).
Tuttavia, anche se negli ultimi anni le tecniche diagnostiche e terapeutiche sono notevolmente migliorate, alcune di queste neoplasie rimangono spesso gravi e difficilmente curabili. Oltre all’aggressività della malattia stessa, e talvolta alla resistenza ai farmaci, tra i fattori che più contribuiscono a rendere difficile il trattamento e la cura dei tumori cerebrali figurano l’assenza di sintomi ben riconoscibili e la conseguente difficoltà nella diagnosi.

Come abbiamo ricordato in un nostro articolo di qualche tempo fa (clicca qui per leggerlo), i principali sintomi dei tumori cerebrali sono crisi epilettiche, deficit neurologici e mal di testa. La difficoltà nel riconoscerli dipende dal fatto che questi sintomi sono comuni a molte altre patologie. Quando però sono causati proprio da una tumore cerebrale, si manifestano con caratteristiche specifiche e devono immediatamente essere riferiti ad uno specialista.

Le crisi epilettiche, ad esempio, sono il sintomo più conosciuto dell’epilessia, ma possono interessare anche chi è colpito da:

  • ictus
  • encefalopatia ipertensiva
  • eclampsia
  • patologie degenerative (come i morbo di Alzheimer)
  • malattie autoimmuni
  • infezioni del sistema nervoso centrale

Quando sono causate da un tumore cerebrale, le classiche convulsioni sono spesso associate a brevi assenze, difficoltà di parola o di movimento degli arti per brevi periodi e alla percezione di odori non presenti. Le crisi causate da un tumore cerebrale, poi, interessano generalmente persone adulte che non hanno mai sofferto di epilessia.


La comparsa di deficit neurologici, come la difficoltà a parlare, la paresi di un arto, la perdita dell’udito o dell’olfatto, rappresenta un insieme di sintomi ancora più difficilmente definibile. La comparsa di paresi, ad esempio, può dipendere da moltissimi fattori:

  • danni midollari
  • fenomeni vascolari
  • danni ai nervi periferici
  • ernia del disco
  • artrosi cervicale
  • sclerosi multipla
  • e ovviamente tumori cerebrali. 

In questi casi non ci sono elementi particolarmente specifici che possono far intuire ad un paziente la causa scatenante. A differenza del mal di testa o di una leggera crisi epilettica però, l’impossibilità di muovere un braccio o una gamba è un fenomeno che spaventa molto chi ne è affetto e che spinge a rivolgersi con urgenza ad uno specialista. 
Anche la perdita improvvisa di olfatto o udito sono sintomi che possono coinvolgere molte patologie, oltre ai tumori cerebrali.La perdita dell’udito è una possibile manifestazione di:

  • infiammazioni virali
  • disturbi del sistema autoimmune
  • disturbi cardiocircolatori 
  • disturbi psicosomatici
  • traumi cranici

La perdita improvvisa dell’olfatto è invece uno dei possibili sintomi di:

  • traumi cranici
  • Morbo di Alzheimer 
  • Morbo di Parkinson

 

Quando si parla di tumore cerebrale, il primo sintomo al quale si pensa è però il mal di testa. La cefalea, e in generale tutti i sintomi riferibili a un aumento di pressione nella scatola cranica a causa di un tumore voluminoso, è in effetti una delle manifestazioni più comuni di questa patologia, ma solo in particolari circostanze. La cefalea da tumore cerebrale è presente generalmente per molti giorni consecutivi (anche 10-15), si manifesta soprattutto al mattino e talvolta può svegliare chi ne soffre durante la notte. Spesso si accompagna a nausea e vomito anche a digiuno, senza una causa gastrointestinale, e a una sensazione di “scarsa lucidità”. 

La comparsa di questo sintomo, così come di quelli sopra descritti, non è necessariamente la manifestazione di un tumore cerebrale. Le cause scatenanti possono essere, come abbiamo visto, numerose. In ogni caso comunque, la scelta migliore è quella di rivolgersi al proprio medico di base, che saprà consigliare, se necessario, ulteriori approfondimenti diagnostici come TC e Risonanza Magnetica all’encefalo, o visite specialistiche. 

 

Ne parla il Dott. Franzin nel seguente video:

 

 

Il dott. Alberto Franzin, neurochirurgo, visita ed opera a Brescia presso l’Ospedale Fondazione Poliambulanza, inoltre visita privatamente a Milano, Cosenza, Taurianova (Reggio Calabria) e Lecce.